60 ANNI DI AMIFLORA

La Palude di Pellegrina facente parte del territorio del comune di Isola della Scala è una zona umida che si estende in direzione nord-sud nella valle fluviale del Fiume Tartaro il suo livello è 2-3 metri più basso rispetto alla campagna circostante e trae origine da un paleoalveo del Fiume Adige.

I terreni che la costituiscono sono ricchi di torba che è derivata dalla millenaria sedimentazione dei fitti canneti che la ricoprono.

La Palude di Pellegrina denominata volgarmente “la val” veniva utilizzata un tempo per la raccolta della cannuccia di palude (phragmites australis) che una volta lavorata dava luogo ad un prodotto chiamato in loco “carezza” che veniva utilizzato per “impagliare” le sedie, mentre lo strato superficiale del terreno più ricco di sedimenti ligno-cellulosici veniva tagliato manualmente a blocchetti e bruciato nelle stufe o nei camini dei ceti più poveri.

Alla fine degli anni 50 il Comm. Rolando Berardo intuisce la potenzialità delle “torbiere” e conseguentemente del suo prodotto principe la torba non più considerata come semplice combustibile fossile bensì come importante materia prima da collocare nel neonato settore orto florovivaistico italiano.

La sua innata lungimiranza, unita alle esperienze e le tecnologie, innovative per l’epoca, apprese durante gli anni trascorsi negli Stati Uniti sono le basi per la nascita di una nuova e importante attività che darà origine alla più grande torbiera italiana, la Torbiera Padana.

Nel 1978 gli succede a tutti gli effetti il figlio Giuseppe che già aveva intrapreso per suo conto l’attività di escavazione e del confezionamento manuale della torba .

Con l’acquisizione dell’importante giacimento del padre e con l’adozione a livello aziendale di importanti quanto innovativi sistemi tecnologici relativi sia all’estrazione che al confezionamento della torba unito al grande supporto dei famigliari l’azienda da realtà locale arriva ad operare a carattere nazionale raggiungendo i vertici del mercato.

Nel 1990 il testimone passa alla figlia Paola ed al marito Roberto e vede la nascita dell’attuale azienda non più basata sull’estrazione e commercializzazione della sola torba locale bensì sulla lavorazione di molteplici tipologie di torbe e materiali sia organici che minerali alfine di ottenere prodotti di prima qualità in linea con le esigenze e tendenze del mercato in continua evoluzione.